Giorgia Meloni nel live action dei Puffi? La premier interpreterà “Puffetta Camerata”: stessa acconciatura, stesso sguardo, ma abito nero e più nana
Tag: critica sociale
Dagli UFO Robot ai Pompieri Canini: Storia di un Declino Animato
Un editoriale feroce e nostalgico contro la degenerazione dell’infanzia digitale. Dai traumi formativi di Goldrake e Lady Oscar alla dipendenza da Peppa Pig: come siamo passati dai cartoni mitologici a un eterno vomito zuccherato di pixel.
Netflix, arriva Barbie: plastica sbiadita, propaganda woke e passere secche.
Due ore di rotture di palle conditi da slogan pseudo-femministi e rancore anti-patriarcale. Un patetico manifesto woke senza né capo né coda. di Rebeka Tuma […]
Trieste, si incatena al palo per amore: i cani lo pisciano, la ex scappa col nano
Un bodybuilder 28enne di Barcola si è incatenato per disperazione d’amore a un palo in Viale XX Settembre, davanti casa della ex. Il gesto non ha commosso nessuno, tranne tre cani randagi che LO HANNO TUTTO PISCIATOo. La ragazza, stanca di petti gonfi e cervello vuoto, è fuggita con un nano autista di minibus. L’uomo, dopo ore al freddo e al piscio, è stato sedato e trasformato in vegano fluido elettore PD. Una tragedia moderna tra muscoli, ideologia e karma ridicolo.
Nova Gorica, GO!25: Palloncini killer e bambini ecoterroristi.
Quando il fanatismo ambientalista supera il buon senso, anche mille palloncini per una festa scolastica diventano una minaccia ecologica. In questo editoriale caustico, Gina Lava prende di mira l’ipocrisia green, le scuole politicizzate e la nuova religione del riciclo a ogni costo. Tra paradossi, ironia e invettive, una difesa senza filtri del diritto dei bambini a fare festa senza sensi di colpa bio.
Tony Effe a Gorizia: il funerale della Cultura (con sputo finale)
L’articolo, feroce e senza censure, attacca duramente l’evento che vedrà Tony Effe esibirsi a Gorizia nel luglio 2025, nell’ambito di GO!2025. Con toni satirici, provocatori e politicamente scorretti, Il Medio denuncia il degrado culturale rappresentato dalla trap e da artisti come Tony Effe, simboli di una deriva mentale collettiva, lontana anni luce dalla storia e dalla vera cultura della città. Tra sputi metaforici e insulti mirati, il testo si scaglia contro l’inclusività di facciata e l’abuso del concetto di “cultura popolare”.