Christian Zuttioni – Chri.Z.

alias Stanga – Caporedattore Supremo de Il Medio. a cura di Gina Lava

Christian Zuttioni, detto Stanga, non è un caporedattore. È un esorcismo in formato A1. Nato a Gorizia nel 1969, cresciuto a bestemmie, rock duro e calci in culo, è l’uomo che decide se il tuo articolo merita la pubblicazione o una fucilazione in Helvetica Bold 72.

Alto 192 cm per 150 kg di disprezzo, occhi “marrone merda” (auto definizione), zero capelli, zero sorrisi: Zuttioni è l’araldo dell’odio, il tiranno del layout, il metallaro che impagina con lo stesso amore con cui scuoierebbe un vegano frocio che mostra il culo su un carro del Gay Pride.

Ha studiato da perito termotecnico, ma ha scelto la via dell’Adobe. Cura ogni pagina de Il Medio con una precisione maniacale che fa sembrare Stanley Kubrick un dilettante. Nessun meme, nessun titolo, nessun insulto grafico compare senza il suo benestare.

Ama Deep Purple, Iron Maiden, il whisky torbato, la  Tama, il pitbull Ciro, i figli Janinne e Lorenzo, i nipoti Isabel e Liam (ma non vuole che lo si dica in giro: “la tenerezza è marciume”, roba da checche).

Odia tutto il resto. La trap, gli influencer, i giornalisti, la RAI, il politicamente corretto, i Pride in tutù col cazzo di fuori. Se lo chiami “social media manager”, ti fulmina con lo sguardo e ti converte in PDF.

Politicamente è più a destra di un crocifisso appeso su un Panzer. Rispetto a lui, Meloni e Salvini sembrano due lesbiche progressiste col prosecco bio. 

Detesta quasi tutti i giornalisti, da destra a sinistra: Prezzolati burattini che seguono come scorregge, il culo del padrone di turno. Quelli di sinistra ancora peggio, viscidi vermi che scrivono menzogne. Digerisce Porro e la Berlinguer ma pesa tutto quello che dicono. Apprezza Tommaso Cerno perché non ha paura di dire le cose come stanno.

Colleziona querele come figurine Panini – soprattutto da sinistri e sceriffi strapagati. Le sue preferite? Incorniciate in corridoio.

È direttore artistico di Porcus, curatore grafico dell’Omo de una volta, giudice supremo della pubblicazione e responsabile della rubrica “A Calci Nel Culo”. Ogni volta che qualcuno in redazione propone un layout “minimal”, lui accende una sigaretta e pensa a una tortura medievale.

Citazioni celebri:
“Un buon impaginato dev’essere come un calcio nei denti.”
“La bellezza va purgata col napalm.”
“A casa mia la democrazia la decido io.”

 

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