Gorizia, Via Ascoli: una svastica su un tetto a due passi dalla sinagoga inquieta una parte della politica

A Gorizia, in via Graziadio Ascoli, un edificio visto dall’alto forma una svastica a pochi metri dalla sinagoga. La scoperta scatena una guerra civile a colpi di post indignati, proposte di abbattimento e celebrazioni da parte di politici locali. Il Medio indaga con ironia feroce su un caso che divide la città e rivela assurdità architettoniche degne di un incubo satirico.

Fiera di Gorizia: da vetrina dell’Est a merdaio istituzionale. EPISODIO I

L’Ente Fiera di Gorizia è oggi un relitto urbano, simbolo di vent’anni di scelte criminali e incapacità politica. In questo primo episodio, Christian Zuttioni ne svela lo sfacelo, invocando investimenti seri, una gestione competente e una visione simile a quella di Riva del Garda. Ma il vero nemico? La mentalità rassegnata e il sogno idiota di trasformarla in un centro commerciale. Un’inchiesta velenosa, satirica e senza sconti.

Ziberna scrive a Musk, e Gorizia si ritrova nel 2500. Ma l’ANPI vuole restare nel ’45

Rodolfo Ziberna scrive a Elon Musk per risolvere l’eterno stallo dell’ascensore al Castello di Gorizia. La risposta? “Fate prima col teletrasporto.” Scoppia il delirio: l’ANPI grida al revisionismo quantistico e nasce la “Resistenza Antiteletrasporto”. Nel frattempo, Gorizia rimane sospesa tra un montacarichi immaginario e un futuro che non arriva. Un’esilarante cronaca surreale firmata Keko Jony per Il Medio.

Gorizia, ancora antifascisti: la solita sceneggiata inutile davanti al Municipio

Sabato 17 maggio 2025, a Gorizia, l’ennesima manifestazione antifascista davanti al Comune si trasforma in una tragicommedia con pochi veri attivisti, molti passanti ignari e diversi invitati a un matrimonio infastiditi dall’ennesima sceneggiata politica. Mentre si chiedeva per la settordicesima volta la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, si sono sentite arringhe sconclusionate e numeri a caso per dimostrare che tutta Gorizia è antifascista. Peccato che, tra i presenti, c’erano più poliziotti e sposi che manifestanti. Un reportage satirico firmato Christian Zuttioni per Il Medio, tra logica contorta, bandierine inutili e spritz al bar.

Gorizia, arriva il Giro: tra uno spritz e un rutto parte la lamentela

A Gorizia arriva il Giro d’Italia, asfaltano strade dimenticate da Dio, risorge l’economia locale… e i cittadini che fanno? Si lamentano. Gina Lava scende in campo con un editoriale velenoso, volgare e impietoso contro i professionisti del mugugno. Perché a Gorizia il vero sport non è il ciclismo: è rompere il cazzo.

Gorizia, culura per aria: Oreti logorroico rischia l’espulsione

Fabrizio Oreti, assessore multiplo e logorroico professionista, si è lanciato – metaforicamente – in un volo sopra Gorizia, trasformando l’esperienza turistica in una tortura per il pilota. Tra selfie compulsivi, chiacchiere infinite e un miracolo (5 secondi di silenzio), il cielo sopra Gorizia non è mai stato così saturo… di parole inutili.

Gorizia, sparito l’aperitivo: cronaca di una città che censura anche la sete

Gorizia, città candidata a capitale europea della cultura, censura la parola “aperitivo” da uno spot turistico per non mostrare bar chiusi, spritz a prezzi da rapina e una desolazione culturale da incubo. Mentre le piazze restano vuote e il cartellone eventi fa piangere anche Radio Maria, ci si chiede se il vero spettacolo non sia l’assurdità amministrativa locale. Vieni a Gorizia… se hai già bevuto altrove.

Tasso alcolemico a 5,5: una proposta scientifica per salvare la Venezia Giulia

Il limite alcolemico di 0,5 g/L non ha senso nella Venezia Giulia. In questo editoriale tecnico-satirico, Mal Pensante dimostra con dati scientifici, cultura locale e logica enologica che triestini, goriziani e monfalconesi operano meglio con almeno 2,5 g/L nel sangue. Proposta ufficiale: portare il limite legale a 5,5 g/L, in nome della fisiologia giuliana e della dignità alcolica regionale.

«Remigrazione» a Gorizia: le Bestie di Satana stendono uno striscione. La sinistra sviene in salotto.

A Gorizia, un blitz di CasaPound riaccende la miccia del dibattito politico: uno striscione con la scritta “Remigrazione” viene esposto sulla Galleria Bombi e scatena l’isteria della sinistra salottiera. Rina Passe, opinionista de Il Medio, smonta l’indignazione benpensante e difende il gesto come provocazione legittima in un’Italia dove chi chiede sicurezza viene bollato come fascista. Tra sarcasmo, parolacce e pugnalate verbali, l’articolo è una fucilata contro il conformismo arcobaleno e l’ipocrisia democratica.

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