Il Quorum è morto, la cittadinanza pure: CasaPound canta vittoria e la sinistra frigna coi fazzolettini di Emergency

Il referendum del giugno 2025 sul tema della cittadinanza veloce è stato un clamoroso flop: con un’affluenza deludente, il quorum non è stato raggiunto. CasaPound ha approfittato della disfatta per lanciare uno slogan sarcastico e pungente sulla “remigrazione”, conquistando l’attenzione pubblica. In un articolo satirico e politicamente scorretto, Christian Zuttioni demolisce la strategia fallimentare della sinistra italiana, mettendo in evidenza l’incoerenza della comunicazione progressista e l’indifferenza degli italiani verso referendum strumentali.

Duce o no Duce, è questo il problema? L’Espresso vomita l’ennesima cazzata e la sinistra goriziana si masturba

L’articolo di Rina Passe smonta la mozione goriziana per la revoca della cittadinanza a Mussolini, evidenziandone l’ipocrisia politica e la strumentalizzazione contro il progetto Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Vengono citati nomi della sinistra ancora onorati nonostante i crimini storici, mentre si attacca l’Espresso per il tono catastrofista. Un pezzo satirico, feroce e documentato contro la retorica antifascista di comodo.

San Giovanni di Dio: il balletto dei falsi numeri per giustificare interessi nascosti di Riccardi & Co.

L’Ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia è al centro di un attacco politico travestito da riorganizzazione sanitaria. I numeri reali – oltre 4.200 interventi nel 2024, reparti di eccellenza e dati forniti dal Prof. Alessandro Balani – smascherano la narrazione della Regione FVG, guidata da Riccardi e avviata da Serracchiani. Il piano è chiaro: depotenziare, tagliare e chiudere, per fare spazio a interessi privati e speculazioni immobiliari. Chi tace è complice. Chi vota chi ha distrutto, non ha più alibi.

Gorizia, tragedia dell’umido: sessantacinquenne beffato dalla raccolta anticipata

Floriano Tittilitti, 65 anni, pensionato e segnalatore seriale del gruppo “Segnalazioni per il Comune di Gorizia”, ha mancato per 35 secondi la raccolta dell’umido, generando una rivolta digitale. La scena, avvenuta all’alba nel quartiere Montecucco, ha acceso polemiche politiche, commenti furibondi e una nuova teoria: la “sindrome da scovazze”. Un dramma tragicomico tra gusci di cozze, nostalgia democristiana e post su Facebook diventati virali.

Gorizia, supermercato NO TE DIGO: truffato di ben 4 centesimi al banco salumi

Floriano Tittilitti, pensionato goriziano e segnalatore seriale su Facebook, denuncia una “truffa legalizzata” al banco salumi del supermercato NO TE DIGO: 4 centesimi in più sul prosciutto, imputabili – secondo lui – al peso dell’incarto. Parte l’ira, lo scontro social, le teorie complottiste e la richiesta ufficiale d’indagine. A Gorizia, anche 4 centesimi bastano per scatenare l’inferno.

Zio Paperone e l’enigma dell’antico castello: recensione di una merda epica che nessuno aveva chiesto.

Una recensione satirica feroce firmata da Christian Zuttioni sul disastroso tentativo di Topolino di ambientare una storia a Gorizia. “Zio Paperone e l’enigma del vecchio castello” viene demolita senza pietà: errori storici, gaffe gastronomiche, linguaggio woke, carta da culo e zero rispetto per l’identità locale. Tra contesse stronze, maggiordomi coglioni e la totale assenza di Nova Gorica, Disney si conferma fuori rotta. Un pezzo esplosivo, politicamente scorrettissimo e imperdibile per chi non ne può più dell’inclusività da supermercato.

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