CasaPound ha un palazzo con famiglie e un cane che abbaia al postino; i centri sociali hanno 180 fogne piene di canne, birra calda e fondi pubblici. Eppure la sinistra ripete “eh, ma CasaPound?”. È come paragonare un brufolo a un lebbroso che ti tossisce in faccia.
Categoria: Editoriali
Benvenuti nella zona franca del pensiero: qui trovate gli Editoriali de Il Medio, il cuore pulsante della nostra rivolta intellettuale. Ogni pezzo è un pugno nello stomaco del buonismo, uno sputo elegante sul politicamente corretto, una carezza rude alla libertà d’opinione. Dalla geopolitica alle risse da bar, dai sogni bagnati d’Europa alle bestemmie contro la modernità: se cercate verità educate, cambiate sito. Se cercate libertà, benvenuti a casa.
Sgomberato il Leonka: orgasmi multipli della destra
Il centro sociale Leoncavallo è stato sgomberato: la destra festeggia come se avesse vinto la guerra, Salvini gode e si masturba mediaticamente. Ma mentre si celebrano simboli, l’Italia resta nella merda: bollette da strozzini, stipendi di fame, Gaza bombardata, Zelensky che ruba miliardi e periferie allo sbando.
Il Civile di Gorizia: tra paraculi e mafiosetti, una follia condita con marchette e milioni.
Editoriale di Christian Zuttioni sull’assurda scelta di demolire lo storico ospedale civile di Gorizia per costruire un nuovo polo liceale. Una cronaca feroce dello spreco pubblico, tra marchette, fallimenti, appalti truccati e memorie sventrate a colpi di ruspa. Con tanto di VAFFANKULO UNIVERSALI.
Tossici di Stato: quando il “parassita” diventa privileggiato.
L’Italia spende miliardi per mantenere tossici cronici: invalidità, cure dentali gratis, alloggi popolari, figli assistiti a spese nostre. Gina Lava spara numeri, insulti e verità in un’inchiesta bastarda su uno dei più grandi sprechi pubblici del nostro tempo. Quando il drogato diventa privilegiato. E tu paghi.
Sanità goriziana al collasso: la fuga verso Šempeter è l’ultima trovata della politica.
A Gorizia la sanità pubblica è in caduta libera: l’ospedale perde reparti, l’ASUGI taglia, e i politici locali – da Ziberna a Fasiolo – celebrano la fuga dei pazienti verso Šempeter come fosse progresso. Ma è solo resa, disfatta e tradimento verso chi paga per curarsi a casa propria.
Dagli UFO Robot ai Pompieri Canini: Storia di un Declino Animato
Un editoriale feroce e nostalgico contro la degenerazione dell’infanzia digitale. Dai traumi formativi di Goldrake e Lady Oscar alla dipendenza da Peppa Pig: come siamo passati dai cartoni mitologici a un eterno vomito zuccherato di pixel.
Duce o no Duce, è questo il problema? L’Espresso vomita l’ennesima cazzata e la sinistra goriziana si masturba
L’articolo di Rina Passe smonta la mozione goriziana per la revoca della cittadinanza a Mussolini, evidenziandone l’ipocrisia politica e la strumentalizzazione contro il progetto Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Vengono citati nomi della sinistra ancora onorati nonostante i crimini storici, mentre si attacca l’Espresso per il tono catastrofista. Un pezzo satirico, feroce e documentato contro la retorica antifascista di comodo.
San Giovanni di Dio: il balletto dei falsi numeri per giustificare interessi nascosti di Riccardi & Co.
L’Ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia è al centro di un attacco politico travestito da riorganizzazione sanitaria. I numeri reali – oltre 4.200 interventi nel 2024, reparti di eccellenza e dati forniti dal Prof. Alessandro Balani – smascherano la narrazione della Regione FVG, guidata da Riccardi e avviata da Serracchiani. Il piano è chiaro: depotenziare, tagliare e chiudere, per fare spazio a interessi privati e speculazioni immobiliari. Chi tace è complice. Chi vota chi ha distrutto, non ha più alibi.
Dalla falce alla fiamma: come la sinistra si è inculata da sola e la destra si è presa gli operai
Perché oggi i vecchi comunisti votano Meloni? Perché la sinistra ha tradito gli operai, li ha umiliati, abbandonati e insultati. Laško Velik spiega come la sinistra sia diventata un circo woke da salotto, mentre la destra ha raccolto rabbia, lavoro e realtà. Un editoriale bastardo per chi ha ancora memoria, bile e calli.
Carlo Vichi: l’ultimo patriota dell’elettronica, eroe ignorato dall’Italia ucciso da Bruxelles
Carlo Vichi è stato l’ultimo vero patriota dell’elettronica italiana: fondatore della MIVAR, ha resistito per decenni contro la globalizzazione, le multinazionali e le follie burocratiche di Bruxelles. Uomo di fabbrica, non di finanza, ha costruito televisori in Italia con operai italiani, rifiutando aiuti pubblici e compromessi. Questo editoriale feroce e patriottico racconta la sua storia, il tradimento dell’Italia e il lento assassinio europeo di un eroe dimenticato. Un articolo de Il Medio da leggere con rabbia e rispetto.