Alla Casa del Popolo di Bologna viene scoperto un libro di storia con date, fatti e contenuti non conformi. Scatta l’allarme ideologico: evacuazione, esorcista ANPI e falò riparatore. La realtà storica è diventata pericolosa. Segnalato un sospetto: ha la barba e un cappello della DDR.
Categoria: Cultura
Gorizia, nuova ipotesi per “Isonzo Beach”
A Gorizia nasce “Isonzo Beach”, la spiaggia deluxe voluta dall’assessore Oreti: 2500 euro l’ora per sdraiarsi su juta marcia. Tiktoker in delirio, selfie, prosecco da 900€, uova cotte al sole e dignità a pagamento. Satira pura sul turismo idiota di lusso.
Gorizia, Il Sole 24 Ore: città prima in Italia per i giovani… de una volta
Il Sole 24 Ore incorona Gorizia come città ideale per i giovani. Ma Il Medio, smonta questa favoletta con un editoriale bastardo: locali chiusi, SIAE vampiresca, lavoro precario e figli solo nei bar con slot e kebab. Una città viva solo nei PDF finanziati dal PNRR. Satira feroce, verità scomoda.
Salvatore Garau, I am: Arte contemporanea o supercazzola per ricchi coglioni?
Salvatore Garau ha venduto una scultura invisibile per 18.000 dollari. Non si vede, non c’è, ma c’è. O almeno così dice lui. Gina Lava lo prende a schiaffi con un articolo esplosivo che smaschera la supercazzola dell’arte contemporanea: tra parolacce, bestemmie e feroce sarcasmo, Il Medio vi mostra cos’è davvero questa “opera”… e chi sono i veri coglioni.
Carlo Vichi: l’ultimo patriota dell’elettronica, eroe ignorato dall’Italia ucciso da Bruxelles
Carlo Vichi è stato l’ultimo vero patriota dell’elettronica italiana: fondatore della MIVAR, ha resistito per decenni contro la globalizzazione, le multinazionali e le follie burocratiche di Bruxelles. Uomo di fabbrica, non di finanza, ha costruito televisori in Italia con operai italiani, rifiutando aiuti pubblici e compromessi. Questo editoriale feroce e patriottico racconta la sua storia, il tradimento dell’Italia e il lento assassinio europeo di un eroe dimenticato. Un articolo de Il Medio da leggere con rabbia e rispetto.
Gorizia, 24 Maggio: La tenace compie 10 anni e lo fa a 300 all’ora
Nel cuore spento di Gorizia, La Tenace festeggia 10 anni con un’esplosione di rock e identità: il concerto degli Ultima Frontiera trasforma via Mazzini in un campo di battaglia sonoro. Decibel, tricolore e un messaggio chiaro: Gorizia non è morta, si stava solo addormentando.
Barbie Cisint conquista il mondo: dal Bisiachistan a Bruxelles
La Mattel lancia “Barbie Cisint”, la bambola ispirata ad Anna Cisint, sindaco di Monfalcone ed eurodeputata. Tre versioni: Regina dei Bisiachi, Parona de Piazza Oberdan e Signora di Bruxelles. Frangetta d’acciaio, tailleur blindati e accessori istituzionali, è la prima Barbie che non gioca, ma comanda. Un’irresistibile satira politica firmata Gina Lava per Il Medio.
Tony Effe a Gorizia: il funerale della Cultura (con sputo finale)
L’articolo, feroce e senza censure, attacca duramente l’evento che vedrà Tony Effe esibirsi a Gorizia nel luglio 2025, nell’ambito di GO!2025. Con toni satirici, provocatori e politicamente scorretti, Il Medio denuncia il degrado culturale rappresentato dalla trap e da artisti come Tony Effe, simboli di una deriva mentale collettiva, lontana anni luce dalla storia e dalla vera cultura della città. Tra sputi metaforici e insulti mirati, il testo si scaglia contro l’inclusività di facciata e l’abuso del concetto di “cultura popolare”.
Collio e Brda il vino migliore del mondo (e chi dice il contrario non capisce un cazzo)
Nel Collio e nelle Brda non si produce vino: lo si partorisce con la fatica, la terra sotto le unghie e l’orgoglio di chi resiste. Questo articolo di Keko Jony è un inno al vino vero, lontano dalle mode francesi o californiane, fatto di terroir autentico, vitigni eroici e mani callose. Ribolla Gialla, Friulano, Refosco: ogni sorso racconta una storia di fatica e verità. Se cerchi marketing e like, cambia rotta. Qui si beve con l’anima. Chi non lo capisce, si fottesse.
Palazzo Gopcevich: l’ennesima rovina da selfie e sputi
Palazzo Gopcevich a Trieste, uno dei simboli storici del Canale di Ponterosso, cade letteralmente a pezzi. Tra restauri fantasma, assessori sonnacchiosi e comunità che finanziano solo metà delle statue, il degrado regna sovrano. In questo articolo, Rebeka Tuma racconta con sarcasmo, volgarità e satira nerissima l’agonia di un patrimonio cittadino trasformato in attrazione per Instagrammer disperati.