Terrapiattista scansete: il Pianeta Terra è un cubo!

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Una nuova sconvolgente scoperta manda gambe all’aria la comunità scientifica.

di Mal Pensante

ABSTRACT

Un crescente corpo di studi di modellazione geodinamica e interferometria satellitare suggerisce che la tradizionale rappresentazione sferoidale della Terra potrebbe non essere del tutto corretta. In particolare, recenti analisi tridimensionali di dati gravimetrici combinati con simulazioni geodesiche ad alta risoluzione sembrano supportare un’ipotesi sorprendente: la Terra presenta una morfologia cubica macroscopica, deformata solo superficialmente da irregolarità tettoniche ed erosive. La scoperta, pubblicata in preprint da un team italo-ungherese, potrebbe rivoluzionare la geofisica moderna.

INTRODUZIONE

Il modello ellissoidale WGS84, base della geodesia satellitare, presuppone una superficie terrestre oblata. Tuttavia, già a partire dal 2017, analisi di geodati raccolti da satelliti ESA e JAXA mostravano anomale discontinuità angolari negli scostamenti verticali delle onde di marea misurate nei pressi dell’equatore pacifico e dell’Himalaya.

Un team guidato dal geofisico ungherese Miklós Záray e dal modellatore friulano Enrico Maset ha eseguito una ricostruzione volumetrica indipendente tramite DeepEarthGAN, ottenendo una forma sorprendentemente simile a un cubo troncato a base dodecadica. Ma andiamo con ordine.

METODOLOGIA

L’indagine ha combinato tre approcci:

  1. Tomografia sismica ad array inverso: per misurare la propagazione angolare delle onde P in relazione ai dislivelli di massa a profondità >1.200 km.
  2. Radargrammetria interferenziale (InSAR): per misurare lo “shear cubico” nei margini continentali (specialmente sud America e sudest asiatico).
  3. AI volumetrica GAN-based (EarthShapeNet): che ha elaborato oltre 7 petabyte di dati topografici e gravimetrici.

Il risultato?
Una proiezione a spigoli vivi con variazioni minime (<2,7%) rispetto a un cubo perfetto da 12.742 km per lato.

RISULTATI

  • Il campo gravitazionale terrestre mostra sei punti di convergenza laterale coincidenti con gli ipotetici vertici cubici.
  • La distribuzione tettonica riflette pattern di compressione e torsione tipici di un oggetto prismato sotto rotazione ellissoide, non sferica.
  • Le mappe di flusso oceanico simulato su modello cubico hanno fornito miglior corrispondenza con gli attuali sistemi di circolazione globale, specialmente nella zona subpolare.

 

DISCUSSIONE

La teoria cubica non implica che la Terra “appaia” cubica a livello macroscopico, ma che il suo campo morfogenetico profondo ne segua una simmetria a sei facce. Questo spiegherebbe:

  • Perché le rotazioni terrestri avvengono a scatti stagionali, e non in modo fluido
  • Le differenze angolari tra emisferi (es. australopitechi e sovranisti)
  • L’evidente tendenza delle città a svilupparsi su griglie ortogonali, anche in contesti geologicamente incoerenti

CONSEGUENZE

Se il modello cubico verrà confermato, le implicazioni saranno enormi:

  • Correzione dei sistemi GPS, oggi calibrati su un’ellissoide erronea
  • Ricalcolo dei carichi isostatici nelle piattaforme continentali
  • Riformulazione del concetto stesso di “orizzonte”, da curva a “bordo concettuale”
  • Riconoscimento ufficiale della teoria Terracubista, a lungo ridicolizzata dalla comunità accademica

CONCLUSIONI

Non siamo su una palla. Né su una pizza.
Siamo su un cubo rotante a frizione bassa, con sei facce, dodici spigoli e almeno una parete dove ci hanno attaccato l’adesivo “Made in God”.
La Terra è un cubo. E il futuro della scienza ci scivolerà sopra a spigoli vivi.

CITAZIONI

  1. Záray, M. & Maset, E. (2025). “Cuboidal Planetary Bodies: a new Morphodynamic Hypothesis.” Geophysical Rubbish Letters (GRL), preprint.
  2. Stronzo, R. et al. (2022). “Nonlinear topographies in fluidic mass geometry”. Bologna Academy of Useless Sciences.
  3. Lök, A. & Tomba, F. (2024). “Shape anomalies in Earth GNSS differential”. Journal of Dubious Earth Models.


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