Trieste, si incatena al palo per amore: i cani lo pisciano, la ex scappa col nano

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Amore, catene e piscio: cronaca di una mutazione di uno stalker con muscoli enormi, cervello piccolo e uccello minuscolo

di Gina Lava

Viale XX Settembre, body builder 28enne, originario di Barcola, si è incatenato — per disperazione amorosa e mancanza di neuroni — a un palo della segnaletica stradale, proprio davanti al portone della ex fidanzata. Il gesto romantico, degno di un film muto dell’Unione Sovietica degli anni ‘70, ha attirato l’attenzione solo di tutti i cani del circondario che lo hanno usato come toilette e LO GÀ TUTTO PISÀ.

La ragazza, evidentemente sopravvissuta a mesi di pressioni pettorali e dialoghi monosillabici, ha tagliato corto: “Non potevo immaginare che fosse identico a Big Gim anche sotto le mutande.” Poi ha fatto le valigie ed è fuggita con un nano superdotato che fa l’autista di minibus. Il karma ha senso dell’umorismo.

 

Intanto il body builder, ignorato dal mondo e inzuppato di piscio di cane, è rimasto incatenato per ore. La ruggine ha cementato il lucchetto come l’ideologia tossica del maschio alfa. I sanitari del Centro di Salute Mentale, chiamati da una signora che voleva parcheggiare proprio lì, sono intervenuti con cesoie, morfina e uno psicologo con master in “Delusioni da Ipodotazione”.

Viene sedato. Viene trasportato. Viene risvegliato. Ma non è più lui.

Al suo ritorno nel mondo reale, il “palestrato incatenato” è diventato: vegano, affiliato Legambiente, fluido e tesserato PD, ma sempre col cazzo minuscolo (tragico ma coerente). Dall’olio di cocco alla carbonara con tofu. Dalla trap alle canzoni di Madame. Dalla ghisa ai centri sociali.

Nota della Redazione: Stiamo cercando il nano.


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