Quando l’ambientalismo isterico incontra la scuola del lavaggio del cervello, anche un “CIAO BIMBO” diventa una minaccia per la biodiversità. E per fortuna a Gorizia non è ancora scoppiata la bolla gender-pacifinta dei palloni!
Di Gina Lava
Dev’essere bellissimo svegliarsi ogni giorno col desiderio ardente di rovinare la festa a dei bambini in nome dell’ambiente, mentre nel frattempo ti fai la doccia con tre shampoo vegani impacchettati nella plastica bio-trendy del supermercato equo-solidale sponsorizzato da Amazon.
Ecco, questa è Legambiente.
Succede che a Nova Gorica volevano lanciare mille palloncini per un evento scolastico. PALLONCINI. Non mille bombe. Non mille container pieni di scorie radioattive. Mille palloncini. Colorati. Di lattice naturale. Che non è perfetto, lo sappiamo, ma nemmeno è il Male incarnato che vi entra nel culo galleggiando nell’aria come il Fantasma Verde del consumismo.
Invece no. I soliti talebani del riciclo col monociglio arrabbiato hanno sentenziato: “Minaccia diretta alla natura!”
Come se un palloncino rosa shocking potesse sterminare le balene del Mediterraneo. Come se la fauna selvatica non fosse già abbastanza disturbata da voi che fate trekking nei nidi degli uccelli per scattare foto da mettere su Instagram con l’hashtag #NaturaTiAppartengo.
E, come al solito, queste idee del cazzo partono da istituti scolastici politicizzati, dove i docenti indottrinano gli studenti peggio di un influencer che fa pubblicità al tofu per cani. Istituti come il Liceo Artistico di Nova Gorica (SLO)
Per fortuna stavolta l’idea non è partita da Gorizia, altrimenti, a quest’ora avremmo Piazza Municipio invasa da fricchettoni arcobaleno, armati di bandiere antifasciste, tamburi africani e cori inclusivi, con Andrea Picco ed Eleonora Sartori in prima linea a guidare la rivolta eco-cosciente chiedendo le dimissioni del Sindaco, della Giunta, della Maggioranza, dei dirigenti complici, degli spazzini di destra, fino ad arrivare a Topo Gigio e Peppa Pig.
Ditemelo, cari ambientalisti col portafoglio fatto di sughero riciclato: dove cazzo siete quando asfaltano l’anima delle nostre città per farci parcheggi di SUV ibridi con le colonnine di ricarica? Dove siete quando compriamo il nucleare prodotto a mezzo metro da casa vostra. Dove avete la testa quando vi fate i selfie all’ ultima manifestazione ProPal con il vostro I-Phone 300, prodotto da operai sottopagati in Cina, in fabbriche che inquinano come l’Europa intera con materiali estratti da bambini schiavizzati nelle grotte più sudicie del QUARTO MONDO? Ah già, stavate facendo meditazione al Festival del Verde Sostenibile con buffet gluten-free.
Lancio di palloncini? Crimine contro l’umanità.
Inceneritori che fumano accanto alle scuole? Silenzio stampa.
Microplastiche nel latte materno? “Preoccupante, ma la vera emergenza è il palloncino con scritto CIAO BIMBO.”
Ragazzi del Liceo Artistico del cazzo che si ritirano per motivi “etici e ambientali”?
No, belli miei. Non siete etici. Siete soltanto rincoglioniti e manovrati.
Siete quelli che da bambini spegnevano le candeline degli altri per “risparmiare CO2” perché ve lo aveva detto la maestra a scuola.
Siete quelli che nei rave ecologici ballano senza sorridere, per non consumare troppe calorie e dover mangiare di nuovo perché lo dice Greta.
Io, da parte mia, vi invito a un compromesso.
Liberatevi voi; della vostra indignazione a comando, delle vostre morali biodegradabili, delle vostre crociate contro la gioia infantile. Così magari liberate anche noi… dalle vostre inutili rotture di coglioni