Giù il viadotto, preoccupazione dello Sceriffo.

Viadotto Ragazzi del ’99 a Gorizia prima della demolizione
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Tre milioni per distruggere il viadotto e costruire una rotonda: “modernità” per il Comune, lutto per chi godeva a far multe.

Di Christian Zuttioni

GORIZIA — Piange, sbraita, sbatte il cappello sulla scrivania e minaccia di appendere la paletta al chiodo: lo Sceriffo Strapagato è in lutto. Il Viadotto “Ragazzi del ’99”, quel santuario della sosta selvaggia in tempo di pioggia, sarà abbattuto. Demolito. Distrutto. Kaputt. Con lui sparisce uno dei tesori più cari alla Muzzatti’s Squad: la possibilità di staccare multe a raffica ai poveri cristi che cercano riparo dalla grandine per la propria automobile e la parcheggiano li sotto.

La Regione ha deciso: 3,1 milioni per radere al suolo il viadotto e sostituirlo con una rotonda. La motivazione ufficiale? “È obsoleto, costa troppo mantenerlo, non è sicuro.” La motivazione ufficiosa? “Ziberna e Bernardis si sono rotti il cazzo di leggere post indignati sui social ogni volta che piove.” La motivazione reale? “Ci sono ancora soldi da spartire e amichetti da premiare”.

 

Lo Sceriffo però non ci sta. “Con quel ponte ci facevamo il budget natalizio!”, avrebbe detto. “Era perfetto: temporale improvviso, scroscio di grandine, 14 auto in fila sotto il viadotto, 14 multe in 20 minuti. Come sparare ai pesci in un barile.”

Con la rotonda, finisce tutto. Niente più copertura, niente più scuse. Gli automobilisti saranno costretti a bagnarsi come tutti i comuni mortali. E gli sgherri della Muzzatti’s Squad dovranno tornare a fare il mestiere per cui (teoricamente) vengono pagati: controllare la città, segnalare problemi veri, gestire la viabilità… insomma, lavorare.

In municipio si respira aria di festa. Ziberna parla di “rinnovamento urbano”. Bernardis usa parole come “modernità”, “riqualificazione” e “futuro”. Lo Sceriffo, invece, borbotta e consulta i vecchi codici per capire se può multare la pioggia.


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