Collegherà Opicina a Muggia passando per Ponterosso ma solo quando c’è il mercatino
di Mal Pensante
Il progetto si chiama “SkyCrack FVG”. Nato da un’idea suggerita da un sogno del DiPi in una turbolenta notte di primavera dopo un sabato trascorso in osmiza tra caraffe di Terrano e cover band di Renzo Pilat, finanziato con fondi europei mai esistiti e sponsorizzato da una startup friul-uzbeka. L’obiettivo? Creare il primo tunnel sospeso nel vuoto, che unisca Opicina e Muggia attraversando “il cielo sopra Trieste”.
Sarà una struttura trasparente in plexiglass biodegradabile, sorretta da “cavi gravitazionali reversibili” (citazione dal bando tecnico) e illuminata a led arcobaleno. Previsti all’interno:
- pista ciclabile,
- corsia per monopattini alcolici,
- marciapiede sensoriale per ciechi danzanti,
- corsia preferenziale per anziani in tuta fluo.
Il sindaco ha dichiarato:
“Trieste no ga bisogno de ciacole e a noi ne piasi far fritole.”
L’opera sarà costruita da un consorzio temporaneo tra una ditta moldava fallita nel 2009, una ditta artigiana di Suocuggino, e tre ex funzionari dell’ARPA sotto inchiesta.
Costo previsto: 572 milioni di euro (con il 600% di margine) di cui il 97,8% destinato alle consulenze per spiegare che è sostenibile. Fine lavori: tra marzo 2091 e dicembre 2169.