Brutta avventura per tre aspiranti truffatori. Tentano il colpo ma cascano male
di Gina Lava
GORIZIA – Venerdì mattina, ore 9 circa. Tre persone – due uomini e una donna – si presentano alla porta di un appartamento ATER in via Mazzini, a Gorizia. Si spacciano per tecnici inviati a controllare la caldaia. Obiettivo classico: raggirare un’anziana, entrare, distrarla e rubarle ogni cosa.
Ma appena varcata la soglia, cambia tutto. L’alloggio è in condizioni pietose: pareti scrostate, impianti obsoleti, lavello marcio, odore pungente. La donna – oltre cent’anni, occhi vispi e parole dolci – li accoglie tra rovine e disinfettante evaporato negli anni ’80.
I tre si impietosiscono.
Anziché derubarla, decidono di aiutarla.
In due ore:
- le tinteggiano le pareti,
- riparano il lavandino,
- puliscono la caldaia,
- le fanno la spesa (pasta, latte, pane, croccantini per un gatto che forse non esiste più).
Lei li ringrazia, li abbraccia, li benedice.
Loro escono con l’animo sollevato.
Poi… il gelo.
Arrivati in strada si rendono conto di essere stati alleggeriti di portafogli, telefoni, catenine, braccialetti, orecchini, orologi e ogni minima cosa potesse sembrare di valore. Al più anziano dei tre mancano anche tutte le otturazioni in oro.
Sono stati derubati.
Da quella stessa vecchietta che volevano fregare.
Solo che la vecchietta in questione ha 102 anni, si chiama Gordana Ramesich ed è una cazzo di zingara di etnia Rom specializzata proprio nel furto di oro dai denti dei malcapitati che le sorridono.
L’ATER ha risposto con una nota sconcertante:
“Non risultano interventi programmati. Ringraziamo per i lavori eseguiti gratuitamente dai cittadini.”
Contattata dalla redazione de Il Medio, Gordana ha voluto esprimere, ancora una volta, la sua gratitudine verso i suoi truffatori ed ha insistito per invitare a cena loro e le loro famiglie… non appena avranno risistemato le otturazioni.
