Dai bagnini palestrati visti come premi Nobel, al voto di massa per partiti in coma ideologico: cosa accade davvero al nostro cervello sotto il sole?
di Mal Pensante
Premessa scientifica… circa.
L’estate non è solo la stagione dei tormentoni, delle ascelle bagnate e delle dirette Instagram a caso. È anche, secondo la Società Europea di Neuroscienze Applicate (che esiste davvero, purtroppo), il periodo in cui il cervello umano subisce un calo temporaneo di prestazioni cognitive fino al 15%. Tradotto: la mente ragiona più lentamente, il senso critico si scioglie come un ghiacciolo all’arancia e si apre la porta al disastro.
Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Neuroscience (non esiste, ma dovrebbe), l’aumento della temperatura corporea correlato a ondate di calore estivo altera i circuiti frontali responsabili del giudizio, del controllo emotivo e delle decisioni razionali. Insomma: quando superi i 37,5°C di temperatura ambientale, il tuo cervello inizia a convincerti a votare Forza Italia o PD.
Quando il caldo cuoce il QI
I dati sono impietosi. In una simulazione condotta dalla fittizia ma attendibile Università di Borgo Pedoci, 30 soggetti sono stati sottoposti a quiz logico-matematici a 22°C e a 41°C. Risultato: la performance media a 22°C era del 78%. A 41°C è scesa al 43%, con picchi di delirio in cui un partecipante ha definito Giggino Di Maio “un grande statista sottovalutato”.
Il fenomeno è noto in letteratura come “Effetto Cottura Cognitiva”, ovvero il deterioramento temporaneo delle capacità analitiche in condizioni di ipertermia. Il primo a teorizzarlo fu il neuroscienziato finlandese Olavi Hyyryläinen, che nel 1973 osservò che i suoi pazienti, durante un’estate particolarmente calda, iniziarono a vedere valore intellettuale nei comizi di Giulio Andreotti.
Ormoni, sudore e scelte sentimentali da manicomio
L’elemento più devastante del caldo, però, non è solo il QI che si sbriciola: è la tempesta ormonale. In estate il corpo produce più testosterone, più dopamina, più ossitocina e meno serotonina. Tradotto in termini pratici:
- Le donne tendono a idealizzare maschi muscolosi con cervello in stand-by, scambiando bagnini per premi Nobel in Letteratura.
- Gli uomini, accecati dalla dopamina e dall’erezione permanente, attribuiscono profondità esistenziale a qualsiasi anatra con 3 neuroni e due tette che fanno gravità.
È così che nascono le coppie estive fatte di selfie e stronzate, che durano quanto una zanzara sotto una ciabatta e finiscono con uno o due tentativi di stalking entro Ferragosto.
Estate e voti idioti: la correlazione esiste
Uno studio del Porcus Climate & Electoral Behaviour Institute (sede in un’osmiza del Collio sotto un Pino Marittimo) ha rilevato un aumento dell’intenzione di voto per partiti in fase terminale ogni volta che la colonnina del mercurio supera i 36 gradi.
Esempi concreti:
- Nel luglio 2023, un’ondata di calore a Napoli coincise con un picco di consenso per Vincenzo De Luca. Smentito, certo. Ma inquietante.
- L’agosto 2022, in Puglia, centinaia di persone iniziarono a dire che Elly Schlein “non è poi così male”. Le temperature avevano toccato i 44°C e i condizionatori erano razionati.
Gli esperti parlano di “alterazione percettiva da disidratazione ideologica”: in parole povere, si beve poco e si ragiona di merda.
Il cervello in vacanza: ecco cosa succede
Condizione |
Comportamento Tipico |
Equivalente Clinico |
---|---|---|
38°C all’ombra |
Voto convinto a Forza Italia |
Emorragia etica |
39,5°C |
Iscrizione a newsletter PD |
Dissociazione valoriale |
40°C |
Condivisione reel di Elly |
Eclissi del neocortex |
42°C |
Partecipazione a flashmob per la pace |
Coma logico con spasmi |
Come proteggersi dalla “Sindrome del Cervello Fritto”
- Resta idratato, ma con acqua vera. Non birra Radler, che contiene più zucchero che cervello.
- Evita di ragionare in spiaggia. Se qualcuno inizia una conversazione politica tra uno spritz e un mojito, allontanati lentamente e chiama il 112.
- Ricorda: il tuo voto ha un peso anche se sei in ciabatte. Non fidarti delle percezioni estive. Se Tajani ti sembra intelligente a luglio, probabilmente sei in preda a un collasso termico.
Conclusione: la colpa non è (solo) tua. È del Sole. Ma pure tua.
L’estate italiana, quella delle bocche secche, dei piedi gonfi e delle testate in gelateria, è anche la stagione in cui si smette di pensare e si inizia a credere alle favole democratiche.
In questo periodo, i peggiori leader sembrano “moderati”, i peggiori partiti sembrano “centrati”, e la gente inizia a condividere editoriali di Parenzo con l’espressione di chi ha appena scoperto il fuoco. Il cervello è andato. Cotto, bruciato, servito con contorno di minchiate.
Nota del Direttore Scientifico (Mal Pensante):
“Abbiamo testato personalmente i nostri redattori mettendoli al sole con una copia di Repubblica in mano. Dopo 12 minuti, uno ha detto che sarebbe andato a sentire Letta in un dibattito pubblico. Lo abbiamo soppresso. Per il bene della scienza.”
Prossimo numero:
“Organi Sessuali e Salsedine – Perché d’estate ti viene voglia di trombare chiunque tranne chi hai accanto.”
Con allegato poster pieghevole: “La Termoregolazione Spiegata alle Capre”.