Gorizia, tragedia dell’umido: sessantacinquenne beffato dalla raccolta anticipata

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Si precipita in strada con il sacchetto sgocciolante e maleodorante ma il furgone della raccolta si stava già allontanando

di Redazione

È accaduto alle ore 06:57 di venerdì mattina, nel cuore del quartiere Montecucco, quando un episodio apparentemente ordinario ha generato una valanga di reazioni, polemiche e isteria digitale. Protagonista involontario: Floriano Tittilitti, 65 anni, pensionato, ex geometra comunale, interista certificato e noto “segnalatore seriale” del gruppo Facebook “Segnalazioni per il Comune di Gorizia”.

Secondo quanto ricostruito da testimoni oculari e dalle stesse dichiarazioni del diretto interessato, Tittilitti si sarebbe svegliato con otto minuti di ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia. Uscito trafelato dalla sua abitazione in Via Le Man Dal Cul 69, avrebbe rincorso – inutilmente – il furgone della raccolta dell’umido, già in fase di allontanamento. Il mezzo, riferisce l’uomo, sarebbe transitato con 35 secondi d’anticipo rispetto all’orario riportato sul calendario ufficiale distribuito dal Comune.

Il pensionato, che stringeva tra le mani un sacchetto colmo di gusci di cozze e altri residui organici provenienti dalla cena del giorno precedente, si sarebbe fermato in strada sconvolto, paragonando la scena, in un successivo sfogo online, a “una ex fidanzata che ti scarica come una merda e se ne va in autobus mentre tu realizzi che non te la darà mai più”.

L’ira del cittadino

«È uno scandalo!», ha scritto alle 07:09 proprio sul gruppo Facebook “Segnalazioni per il Comune di Gorizia” .
«Quando c’era la Democrazia Cristiana ste cose non succedevano! Il furgone arrivava con un ragionevole ritardo… quando arrivava». E nei commenti rincara: «Sto sindaco deve essere sicuramente uno juventino»

Il post ha generato in meno di due ore oltre 400 reazioni, 212 commenti e 87 condivisioni, scatenando l’immediato cortocircuito del dibattito civico goriziano.

 

La politica si divide

L’episodio, apparentemente marginale, è diventato in breve tempo un caso politico. Da una parte, esponenti locali della sinistra hanno denunciato «l’ennesimo atteggiamento fascista anche nella gestione dei rifiuti», chiedendo l’istituzione di una Commissione Speciale per la garanzia dei ritardi, già ribattezzata Co.S.Fo.T.  “Commissione Scovaze Fora Tempo”.

Dall’altra, rappresentanti della maggioranza parlano di strumentalizzazione becera da parte di “radical-chic da pattumiera”, ricordando che l’anticipo di 35 secondi può dipendere dal diritto sindacale dell’autista di andare a pisciare.

Il sindaco, interpellato dalla nostra redazione, ha dichiarato seccamente:
«Si indaghi, ma non cavalchiamo ogni guscio di cozza come fosse un’emergenza democratica.»

Il commento degli esperti

Un esperto in dinamiche urbane e comportamenti da cassonetto, di cui non sono note le generalità, ha spiegato:
«Il caso Tittilitti è emblematico di un sentimento di insicurezza da scovaze, una sindrome che colpisce soprattutto gli anziani goriziani cagacazzi tra i 60 e i 75 anni, affezionati a regole fisse e rituali precisi. Quando il camion non rispetta il minuto indicato, l’individuo si sente tradito. È come se Dio stesso avesse lasciato la parrocchia per andare al Monaliza»

Nel tardo pomeriggio, Floriano è stato visto rientrare in casa con il sacchetto ancora in mano, deciso a conservarlo come “prova schiacciante dell’umiliazione subita”. In un ulteriore post, ha promesso di inviare una PEC al Comune, alla Regione e – in copia per conoscenza – anche a Papa Leone.
«Perché se nessuno paga, le cozze le butto nella Fontana del Nettuno.»

Il Medio continuerà a seguire l’evolversi della vicenda con il rigore e la professionalità che da sempre contraddistinguono la nostra redazione. Anche quando a puzzare non è solo l’umido.


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