Dalla bilancia al tribunale social: Truffatori da supermercato con benedizione del sindaco. Polemiche e sdegno per una pratica troppo tollerata.
di Rina Passe
GORIZIA – Un apparentemente banale acquisto al banco salumi del “Supermercato NO TE DIGO”, in via dei @#@+*&%£$ 1, ha innescato nel pomeriggio di ieri una vera e propria detonazione di indignazione digitale da parte del goriziano più segnalatore della città: Floriano Tittilitti, 65 anni, pensionato ex geometra dell’Ufficio Tecnico Comunale, residente in Via Le Man Dal Cul 69 nel quartiere Montecucco, noto per la sua attività compulsiva nel gruppo Facebook “Segnalazioni per il Comune di Gorizia”.
Il fatto si è consumato attorno alle ore 16:25, quando il signor Tittilitti si è recato al reparto salumeria per acquistare tre euro esatti di prosciutto cotto in offerta. Il salumiere, seguendo l’etichettatura automatica del taglio al grammo, ha emesso uno scontrino da 3 euro e 4 centesimi.
“Ho detto TRE euro, non TRE E QUATTRO CENTESIMI. Quattro centesimi RUBATI!”, riferisce Floriano, ancora visibilmente alterato.
Tornato a casa, l’ex geometra ha eseguito una serie di misurazioni di precisione: pesatura su bilancia casalinga certificata “Beurer”, controllo densità fettine, e infine un’analisi matematica condotta con una calcolatrice Casio risalente al 1993. Il verdetto, per lui, è stato inequivocabile:
“Dei 3 euro e 4 centesimi, solo 3 euro sono per il prosciutto. I 4 centesimi sono IL PESO DELL’INCARTO. E lo fanno APPOSTA!”
Floriano non ha perso tempo. Dopo aver verificato che la carta utilizzata per avvolgere il salume influiva per 4 centesimi sul totale, ha pubblicato un post esplosivo sul suo gruppo Facebook preferito (Segnalazioni per il Comune di Gorizia, appunto), corredato da foto dello scontrino, peso rilevato e una foto sfocata della bilancia.
Titolo del post:
“TRUFFATORI DA SUPERMERCATO CON BENEDIZIONE DEL SINDACO”
Nel testo, Tittilitti denuncia “la complicità silenziosa della politica goriziana nel permettere truffe legalizzate da parte della grande distribuzione”, chiedendo “l’immediata istituzione di una task force della Muzzati’s Squad, l’apertura di un’indagine da parte della Guardia di Finanza” e l’introduzione dell’“Obbligo di detrazione peso incarto per spese inferiori ai 500 euro”.
La reazione online è stata immediata. Nel giro di 37 minuti, il post ha ricevuto oltre 147 like, 89 commenti e 12 condivisioni, accendendo una discussione virale nei gruppi locali. Tra le risposte più gettonate:
- “Bravo Floriano, li devi rovinare!!” – Maria B., 72 anni, Corso Verdi.
- “Anche a me hanno fatto pagare la pellicola sul taleggio. È un sistema!” – Sandrino S., 58, ex panettiere.
- “Ci vuole la rivoluzione. O almeno un esposto in Procura.” – Diego F. 34, noto per aver denunciato un parcheggio a lisca di pesce nel 2018.
Non sono mancati nemmeno i preziosi contributi dei Rin-coioni-di social. Tra i più emblematici:
- “Secondo me dietro c’è Soros e i vegani.”
- “È tutto legato al 5G. Fate caso: i salumi sono aumentati da quando hanno messo le antenne vicino al Despar.”
- “E il sindaco che fa? Sta zitto. Coincidenze? Non credo proprio.”
- “Nel 1982 questo non succedeva. Colpa dei negri.” (commento poi rimosso dai moderatori per razzismo).
La direzione del Supermercato NO TE DIGO, contattata da Il Medio, ha risposto con un laconico comunicato:
“Il prezzo applicato al banco salumi è al grammo. Eventuali minimi scarti sul totale sono da attribuire a normali tolleranze di peso e incartamento. Siamo comunque disponibili a rifondere il Sig. Tittilitti dei suoi 4 centesimi.”
Per aggiornamenti in tempo reale, restate connessi con IL MEDIO.
Perché dove c’è un centesimo mancante, lì c’è un Tittilitti incazzato.