Il defibrillatore dell’idiozia: Draghi e Mafiarella ci danno la scossa… su una sedia elettrica

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“Due sorrisi d’élite tra mille dentiere rotte: minkiate epocali tra le macerie dell’Italia che muore di fame (ma in regola con Bruxelles)”

di Rebeka Tuma

Come ogni mattina, ben prima dell’alba, sto comodamente seduta sul cesso con il caffè in una mano, la sigaretta elettronica nell’altra e, sulle gambe, appoggiato il mio tablet di ultima generazione comprato su Mediaworld online per 1500 cazzo di euri. Che sono un insulto alla povertà di tutti quei miserabili schiavizzati per estrarne le materie prime ma, esattamente come tutti i cazzo di perbenisti che si fanno i selfies “tristezza” con l’ultimo Galaxy S25 Ultra per fare il solito post strappalacrime #PiangoPerINegretti, donerò un euro a qualche inutile organizzazione umanitaria e continuerò a sbattermene allegramente le palle.

Ad ogni modo, mentre sto scrollando il PDF di un quotidiano locale (IL PICCOLO) alla quale, ahimè, sono regolarmente abbonata, mi imbatto in una di quelle notizie che accorceranno sensibilmente i tempi della mia permanenza in questa stanza. Titolo: Draghi e Mattarella danno la scossa all’UE: <<Non si può stare fermi>>

Ma che cazzo vuol dire? Cioè, davvero, se Draghi e Mattarella sono la scossa, allora preparate il defibrillatore per il buon senso. Qui non si parla di due leader, si parla di due zombi istituzionali che puzzano di compromesso democristiano e di riformismo da becchino.

L’EUROPA CHE NON SCOPA, MA ROMPE IL CAZZO!

Sul palco di Coimbra, davanti a una platea di eurocrati già in rigor mortis dalle 9:30 del mattino, queste due MUMMIE del pensiero hanno recitato l’ennesimo rosario laico su “un’Europa più forte, più unita, più reattiva”. Draghi ha abbaiato un “non si può stare fermi” con la stessa grinta di un vecchio col catetere, mentre Mattarella gli stringeva la mano come si fa con un nipotino dopo che ha cagato per la prima volta nel vasino. Applausi. Lacrime. Demenza.

Ma a cosa cazzo dovrebbe reagire questa Europa?

Al latte nel gelato? Alle etichette degli insetti? Ai respingimenti in mare firmati in outsourcing a dittatori africani pagati con i soldi dei contribuenti europei?

No. Si deve reagire – secondo i due Sacerdoti della Morte Lenta – alla crescente ondata di scetticismo verso questa Europa di banchieri, censori e regolatori di clitoridi.

 

L’ILLUSIONE DELLA “CREDIBILITÀ”

Draghi, con quel suo tono da professore di economia che odia i poveri ma si commuove per i bilanci, continua a ripetere la pappardella sulla “credibilità internazionale”. Che è come dire “Il mondo ci ama perché ci siamo inginocchiati abbastanza”.

E Mattarella? Lui è la versione sbiadita di un vecchio boss che cita la Costituzione mentre si dimentica in che cazzo di Paese vive. È l’uomo che difende Bruxelles con la stessa passione con cui i vecchi difendono “La Settimana Enigmistica”.

Parla di pace, libertà e progresso mentre l’Italia affonda tra:

  • stipendi da terzo mondo,
  • mutui che sembrano rapine,
  • giovani che se ne vanno perché qui li trattano da scarti biologici,
  • e ministri che si fanno selfie a Kiev mentre la sanità pubblica muore dissanguata.

UE: UN’AGENZIA FUNEBRE CHE VENDE CONFETTI

L’Unione Europea che sognano Mattarella e Draghi è una puttana di lusso in tailleur grigio che ti frega il portafoglio e poi ti dà una brochure sul clima. È la madre padrona che ti vieta di usare la stufa a legna mentre compra gas da chi bombarda civili. È il bordello della finanza travestito da Parlamento.

Il sogno loro è una NATO in doppiopetto, dove le guerre diventano “giuste”, le manifestazioni diventano “minacce alla democrazia” e il dissenso viene curato con un algoritmo.

DUE STATISTI, ZERO CREDIBILITÀ

Draghi è l’uomo che ha salvato l’euro ammazzando i greci. Adesso viene a venderti “l’Europa dei popoli” con lo stesso entusiasmo con cui un esattore delle tasse ti legge una poesia.

Mattarella, invece, è diventato il nonno rincoglionito delle istituzioni, quello che ti racconta ogni volta la stessa favola su “valori e diritti”, ma intanto firma tutto quello che gli mettono sotto il naso.

Uno è il frate del FMI, l’altro è il parroco della Costituzione. Entrambi sono inutili come un preservativo bucato in una casa di riposo.

TUTTO QUESTO È UN INSULTO

La vera scossa all’Europa arriverà solo quando questi due verranno definitivamente pensionati. E non con la medaglia d’onore, ma con una scarica di fischi e pernacchie da parte di tutti quei cittadini che si sono rotti il cazzo di vivere in un continente che fa tutto per le multinazionali e niente per la gente.

Finché la scena sarà occupata da Draghi e Mattarella, l’unica cosa che avrà la scossa sarà la pazienza.


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