Dimentica la Francia e la California: il vero nettare è figlio di terra dura, mani spaccate e orgoglio feroce. Se non lo capisci, resta pure a sorseggiare succhi per fighetti.
ATTENZIONE: Questo articolo è scritto da Keko Jony, editorialista de “Il Medio”, noto per il suo linguaggio crudo e la sua allergia a ogni forma di snobismo enologico. Se ti offendi facilmente o se il tuo concetto di vino è “un calice trendy da postare su Instagram”, questo pezzo non fa per te. Qui si parla di vino vero, senza fronzoli e senza pietà.
C’è chi beve per moda, chi per farsi vedere, chi per sentirsi un po’ snob col bicchiere in mano. Poi c’è chi beve vino vero. Quello che nasce da madri che allattano figli e viti con la stessa forza, che sgorga da mani callose che conoscono la fatica più della tastiera di un fighetto parigino o californiano. E se vuoi il vino vero, devi venire qui: a Gorizia e a Brda.
Qui il vino non si produce: si partorisce.
Chi parla di terroir manco sa che cazzo vuol dire. Qui il terroir è carne viva: ponca, marna, arenarie friabili che si sgretolano sotto i piedi, regalando ai vini quell’inimitabile mineralità che i francesi sognano mentre frignano per il primo acquazzone. Qui la terra non la disegni su una brochure, la sputi fuori tra i denti quando scavi la buca per una nuova vite.
Il microclima?
Una roba da manuale, ma non da quelli per laurearsi in enologia fighetta da poltrona. Qui abbiamo le brezze dell’Adriatico, il respiro freddo delle Alpi Giulie, giornate calde e notti fresche che fanno maturare l’uva lentamente, tirandone fuori aromi che nessun condizionatore o trucco industriale potrà mai replicare. Escursione termica naturale, altro che una cazzo di serra californiana.
I vitigni?
Altro che cabernet impestati di barrique da supermercato o chardonnay da catena di montaggio. Qui si coltivano vitigni che hanno visto più GUERRE che influencers:
- Ribolla Gialla: croccante come una bestemmia tra i filari d’estate.
- Friulano (quello che ci hanno rubato GLI UNGHERESI. Loro lo chiamano ancora “Tocai”… grazie UE): l’unico bianco che ti sfida e ti accarezza in una sorsata.
- Malvasia Istriana: profumo di mare e di pietra spaccata.
- Sauvignon: ma quello vero, che ti graffia il naso e ti strappa un sorriso storto, mica quello zuccheroso delle fiere in America.
E poi i rossi:
- Refosco dal Peduncolo Rosso, Merlot (ma quello “vecchio stile”, mica la brodaglia da supermercato), Cabernet Franc.
Vini che non fanno prigionieri. Se li bevi, o li ami o ti spaccano in due senza pietà.
Qui il vino è resistenza. È memoria. È il modo con cui ogni generazione grida al mondo: noi ci siamo, noi non molliamo, noi siamo migliori.
E mentre i francesi si fanno le pippe mentali sul biodinamico spruzzando infusi di camomilla alle viti, e i californiani battono i record di CO2 per innaffiare vigneti piantati nel deserto, a Gorizia e a Brda ci si fa il culo in vigna, si pota col freddo che ti spacca le mani, si vendemmia cantando e bestemmiando, come Dio comanda.
Il risultato?
Vini profondi, onesti, sanguigni, orgogliosi e fieri: vini che non ti raccontano favole ma ti schiaffano in faccia la realtà della terra che li ha partoriti. Non trovi tecnicismi del cazzo sull’etichetta: trovi vino che sa di vita, non di marketing.
E non ci serve l’approvazione del Gambero Rosso o di Wine Enthusiast.
Ci basta una bottiglia, una tavola di legno, un salame e un coltello affilato, quattro amici veri e il coraggio di sapere che nessuno, in nessuna parte del mondo, può batterci.
Se vuoi la verità in un bicchiere, vieni qui.
Se vuoi la moda, vai pure a buttarti a Bordeaux o in California a bere vinelli da fighetti. Qui si beve con l’anima, non con il culo stretto.
Gorizia e Brda: il vino più vero del mondo. E chi non lo capisce si fotta.
Caratteristica | Collio/Brda | Bordeaux/California |
---|---|---|
Tipo di suolo | Ponca e marna | Argilla e ghiaia / Suoli artificiali |
Clima | Mediterraneo-alpino naturale | Oceanico / Desertico condizionato |
Vitigni principali | Ribolla, Friulano, Refosco | Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay |
Metodo di coltivazione | Manuale, tradizionale | Industriale o biodinamico “trendy” |
Autenticità dei vini | Altissima, vini di resistenza | Variabile, spesso marketing-oriented |
Impronta ecologica | Bassa | Alta (irrigazione intensiva) |
Esperienza sensoriale | Minerale, croccante, viva | Più morbida, talvolta standardizzata |